Filippo Salvatore Ganci

 

Biografia.

Filippo Salvatore Ganci è nato a Sciacca (Ag) il 31 agosto del 1958 padre pastore e madre casalinga, adorava stare fra le campagne
dove si trovava il padre, iscrittosi al liceo scientifico lo ha frequentato fino al terzo anno, così smessi i panni di scolaro inizia quelli
di uomo svolgendo diversi lavori: muratore, elettricista, imbianchino, contadino ma la svolta arriva quando si arruola nell’arma
dei carabinieri, esperienza che lo arricchisce particolarmente, viaggia per l’Italia toccando varie regioni e realtà locali,
proprio all’inizio della sua nuova avventura si appassiona dell’astrologia e di esoterismo, passioni che li regaleranno
l’amore della sua vita Antonella, legame di sentimento forte dal quale nascono tre splendide gemme d’amore.

Ora in pensione e vive a Montevago (AG), nel tempo libero conduce un programma dal titolo " POETICAMENTE " - (rubrica di poesia),
negli studi della web radio " Radio SISMA -la scossa culturale-" sita in Santa Margherita di Belice (AG).
Fa parte assieme ad altri nella redazione del portale di poesia " gocce di poesia " (www.goccedipoesia.it).-
Varie pubblicazioni di poesie su  antologie assieme ad altri autori contemporanei e quaderni poetici a tema.-
Sito personale - SCRITTORE DI EMOZIONI - https://www.scrittoremozioni.altervista.org/

La sua poetica inizia nel momento in cui concepisce il suo primo respiro d’amore, infatti scrive e dedica la sua prima poesia
alla donna che colmerà ogni attimo della sua esistenza “Antonella”, nei versi di questo uomo sussulta la sua grande passione per la vita,
per le persone che ama e per la sua terra. È un autore che scrive con il cuore ogni battito delle sue emozioni, leggendo le sue poesie
lentamente si ode quasi quel mormorio di sentimento profondo che si increspa fra i versi.
Nella sua poetica affronta temi diversi e di spessore seguendo sempre la scia della sua sensibilità.

Immagino questo autore con la matita fra le mani a dare vita a un foglio vergine così come un contadino semina il seme fra i solchi
della terra e poi con grande umiltà lo curerà fino a quando sarà cresciuto e darà i suoi frutti, così il nostro Filippo, che bagna quel foglio
di passione, umiltà e sensibilità, e lo dona senza riserve a chi amerà cibarsene.

Nella sua antologia ho scelto 3 poesie… la sua prima poesia “Antonella” poesia semplice ma profonda,
una poesia d’amore che emoziona poiché è il cuore l’artefice di tutto, l’altra poesia è “come una farfalla”
una poesia molto delicata dove l’autore decanta l’amore e il simbolo di questo ardire la rosa che racchiude ogni essenza del sentimento. L’ultima poesia è una poesia in vernacolo dedicata alla sua terra dove il poeta ne esalta le magie e la bellezza.
Le tre poesie hanno tutti un comune denominatore: la passione, quella per la donna che si ama e quella per la terra,
perché Filippo Salvatore Ganci è un uomo di passione e di valori profondi.

(a cura di Rocrisa)

ANTONELLA

Antonella
ripetevo in me,
fantasticando sulle prime
e
giocando con le rime.

Non sapendo,
che nel mio cuor,
nasceva
un nuovo amor.

Un amor
leale e sincero,
che agli altri
non parrà vero.

Non a te! ...
VERO!

Filippo Salvatore Ganci

COME UNA FARFALLA

Sotto un rosso sole
il cuore mio
Vola leggiadro,
sopra l'anima tua fiorita

Vita di farfalla,
che stanca ormai,
posa felice
su un particolare
fiore rosso
... La Rosa...

simbolo
del nostro amor

Filippo Salvatore Ganci

ARANCI E LIMUNA

China eni la campagna
di giallu splindenti
e
aranciu duratu.

Comu lu suli
di la matina
e
chiddu di la sira

'mezzu lu virdi
di li foggli
e
l'irbuzza frisca

tutticosi
accummigghiati
di l'acquazzina

pari chi si lavano
pi megghiu appariri
a lu sguardu disidirusu
d'un picciriddu
di passaggiu
o a lu patruni
pì fallo priari.

Ricurdannu a tutti
zagari udurusi,
sciavuriano ancora l'ariu

Culura mediterrani
appartinenti a na'
isola spiciali

la me' terra!

Filippo Salvatore Ganci


A volte vince l'amore.

L'inchiostro scorre sul foglio
come sangue di un cuore lacerato
inondano.

Lacrime come pioggia
creano pozzanghere
su quel foglio inciso
di sentimenti.

Tratti macchiati e scoloriti
come ricordi di un tempo,
lasciano vuoti di pensieri.

Mano insicura,sviene
si abbandona in quel mare
reso scuro da un cielo
senza stelle.

Temporale al di là della finestra,
lascia sbattere con vemenza
la rabbiosa pioggia martellante.

Anche stavolta...
non ha vinto,
il mio amore

Filippo Salvatore Ganci

 

Anche i violini sognano.

Scordato violino
nel solaio di un cuore
aspetta con speranza
il violinista.

Sogna
concerti grandi
nell'attesa

Filippo Salvatore Ganci

 

Aspettano il Natale.

Sul tavolo della vecchia osteria
vi è un bicchiere di vino  vuoto
al suo fianco a capo chino denoto
la figura d'un omo senza euforia.

Nella sala gente bislacca canta
col bicchier in mano, pieno all'orlo
una strampalata canzone stonata
come voler coprir a stento lamento.

Si vede nell'occhio lucido d'ognuno
un cuor senz'amor da tanto tempo
che vuole un bicchier mezzo pieno.

ma spesso vita a lor fa ricordare
un lurido bicchiere mezzo vuoto
che vita restante non può colmare

Filippo Salvatore Ganci

 

 

Binario morto.

 

Tu binario abbandonato

vivi la vita triste e solitaria

tra fior di campo, rovi e cieli grigi!

Non senti più

le continue carezze di mille treni

e il suo sferrare al cambio di rotaie.

Ancor vivi speranza di sentir

lontano fischio che annunci arrivo

e con pazienza attraversi stagioni

a sognar felice ritorno armonioso

dintimi scambi damor, segnati

da ricordati passaggi su di te

 

Non vuoi essere un binario morto!

 

Filippo Salvatore Ganci.

 

CUORE PURO.

Non sono solo parole svestite
quelle che dettano i cuori puri
ma sol sentimenti intensi canuti
abrasi dal vento d'una tramontana.

Portano con se lacrime di sale,
a volte profonde ferite di guerre
lasciate d'una mano senz'anima,
da cuori di pietra che percuotono.

Pompare devono sangue amaro
o donarlo con dolcezza all'amato
privandosi del respiro d'un sogno.

Or dimmi tu , che apparire non vuoi
quale parole vuoi per vestirti a festa
perchè solo io ne conosco l'amore!

Filippo Salvatore Ganci

 

È alba

Raggio di sole
come pennello
intinge nella rugiada
con maestria di pittore
a pitturar natura già pronta.

Vedo iniziar l'opera
da occhi appena desti
a seguir pennello magico
che dipinge.

Or con verde
crea prati
e con marrò storti rami.

Da luce a una pietra grigia
e spruzzi di bianco, giallo e rosso
creano tra il verde fiori di campo.

Illumina il pesco con tocchi di rosa
e, a un mandorlo dal fare nervoso
concede lo splendore del bianco
che si rispecchia nel celeste
di un rigagnolo mormorante.

Ed io a bocca aperta, estasiato
vedo la poesia della terra mia.

E' alba!

Filippo Salvatore Ganci

 

I cipressi del camposanto.
 

Svettano  nel ciel
oscillan lievi  la chioma
al vento di tramontana.

 

Come lieve lamento
si ode il loro fruscio
in quel luogo silente

dove lì

nell'avello riposa
il trapassato congiunto.
Di quel luogo - sentinelle -

che  sol vista

rassicurano ogni cuor.

 

La mia preghiera odierna
A loro custodir nel tempo

affido.

Filippo Salvatore Ganci

 

Pioggia.

Colonna sonora
di un poetico scrittore,
di un amante nostalgico,
di vecchie emozioni.

Grigiore del cielo,
segnato da bagliori
che illumina animo
e
rumore di pioggia battente
che accompagnano lacrime
di attimi perduti.

scorre, bagna, lava
e nutrisci questa mia terra
arsa e distrutta dalle condizioni
del vivere e del logorio del tempo!

amami ....
indispensabile elemento
della natura in cui vive
quest'uomo...

Il mio cuore
batte
il tuo tempo

Filippo Salvatore Ganci.

 

 

Raggio di sole.

Raggio di sole
trascrivi nell'ombra
di un paesaggio
il tempo della vita.

Leggo
un vagito
di un germoglio
che cresce
verso il cielo.

Leggo
la punteggiatura
che segna la cadenza
di un battito di ali.

Colgo
il pensiero
che s'invola
tra le pieghe
della natura
e il risvolto
dell'infinito

Filippo Salvatore Ganci

 

Sensi di colpa.

Arrotolati cieli
tengo in serbo
in ampolle di vetro
legati con steli di viole.

Stagioni senza colori
segnano il cammino
della tartaruga, nascosta
nel mio profondo abisso.

Spezzati remi
non fanno avanzare
la barca dei miei sogni.

Aspetto la luce del faro
per far ritorno nel porto
del mio volere

Filippo Salvatore Ganci.