Saverio Chiti
Mi chiamo Saverio Chiti e sono di San Miniato nella prov. di Pisa.
Non sono un poeta, però mi diverte scrivere
anche se in maniera discontinua e soprattutto poesie,
che parlano per me e di me.
Ultimamente mi sto avvinando alla narrativa, e grazie a Patrizia, che mi ha fatto scoprire un mondo meraviglioso, alle favole per bimbi.
È iniziato tutto per caso, nel bisogno di trasmettere ad altri quelle che erano le mie sensazioni ed emozioni interiori.
Intervallo momenti felici ad altri bui
e nell’alternarsi di questi periodi scribacchio di tutto.
Scrivo di ciò che mi circonda e mi rimane impresso
nella mente e nell’Anima
ma soprattutto, cerco di parlare con il cuore
…al vostro cuore.
Ho una mia pagina personale, dove grazie al sito Scrivere, posso postare i miei versi. Sono presente anche su Gocce di Poesia.
Questi i miei contatti:
E-mail: chitisaverio@libero.it
Incerti passi
È un lento brusio quel che sento dentro me
è l’animar del vento
che langue dietro la collina
dove tutto è, dove niente v’era prima.
Incerto percorso è il mio vagare
mentre lascio le vie polverose
al solito domani…
non voglio sporcarmi le suole.
Eppur continuo a nutrire il ronzio della tua voce
che entro me, ripete…
Sarò sabbia al vento che brucia il viso
e sole acceso su di te,
sarò luce e passione
nell’attimo del mio arrivo.
Muovo così, i miei incerti passi
verso quel ch’erano sospesi sentieri.
Lascerò le scarpe nuove al loro destino
e sarà con te, al tuo fianco
il progredir deciso, del mio cammino.
© Saverio Chiti, gennaio 2012
Nel buio
Volge le spalle
al giorno, la sera
sale nella penombra
di chi ti (di)spera
Sicura è
di sorprenderti ancora
lunga è la notte
prima dell’Aurora
Incerto è il tuo cammino
non sempre sai dove il sentier ti conduce
ma io ti son vicino
perché il buio, è la mia luce.
© Saverio Chiti, Agosto 1996
Parola sospesa
Sospesa sta
al limitar del cielo
ogni mia parola
e con brama d’autor
ora vive
non sapidi color ella vide
ma stille di bruma
che d’amor scrivo
in versi, laddove d’anima
or si priva.
© Saverio Chiti, agosto 2012
Come un passero senza casa
Nevica…
Dove andrai ora a dormire
e quando ti potrai riposare
se sul ramo, c’è tanta neve.
Voli a tratti, planando lieve
su alberi bianchi, stanchi
di quel candore che li ha, di nuovo accesi.
Cerchi casa, sì ma dove!
Il nido è già pieno di quella bianca coltre
inoltre il tetto è reso scivoloso
non c’è posto più per te.
Ti guardi in giro, nemmeno fra le frasche a terra
puoi oramai dimorare.
Tutto è imbiancato, tutto è preso…
Svolazzi su campi resi candidi
e cerchi, scruti in ogni dove, ma
quel che vuoi, non trovi.
Poi, una finestra aperta
e bianche molliche sul davanzale
c’è là un bimbo, che con ampi gesti ti dice…
vieni amico mio di felici giornate
questo è per te…
L’allegria della mia casa, sarà la tua
dormi tranquillo ora accanto a me
domani riprenderai nuovamente il volo
nel calor, dei miei rinnovati pensieri.
© Saverio Chiti, febbraio 2012
Perché...
Perché son qua
non so, non capisco.
E dov’è la mamma
che da ieri
non ho più visto.
Perché questa gente
tutti stipati in questa stanza
forse, sarà per la doccia…
è per questo che allora
mi han tolto i vestiti.
Le mie matite…
quelle con cui coloravo i giorni
son sparite!
Prese da quel signore
si, quello in divisa
che fuori urlando
semina terrore.
Ma io
perché son qua…
stavo così bene a casa mia.
Oh Dio, dimmi perché son qua
a chi devo credere ancora.
Io sai, volevo solo continuare
a dipingere i miei giorni
spero almeno, dopo mi ridiano le matite
e che quel signore, più non ritorni.
© Saverio Chiti, 27 Gennaio 2011
In ricordo delle piccole vittime dell’Olocausto
Tu, mio Amore
Tu, oltre ogni limite
della mia ragione…
oltre ogni momento
di disillusione,
cerchi e trovi quel sentimento
che vale più di mille vite
non calerà mai il tramonto
su di noi…
poiché nell’amor l’incanto
ci rende forti
e pronti a questa prigione
che del ciel, è suo manto.
© Saverio Chiti, settembre 2012
Io, uno qualunque
Incedo spento
contro il vento,
contro ogni pensiero
e ogni zona buia
di ciascun giorno più nero
in cui cammino attento
incontro al cielo,
nei passi di luce
e nel velo
dell’ombra in controluce.
Mi perdo nel vuoto
della memoria
e mi lascio
trascinar così, oltre
la mia storia
e mi dissolvo
nella coltre di bruma
dell’io, dentro me
son essere qualunque
che vive senza un perché.
Ho perduto la via maestra
in questa vita,
che maldestra
mi manca d’ogni saluto
e non si volge mai indietro.
Saverio Chiti, agosto 2012
Anima sola
Lassù sulla cima dell’addivenire
si libra al volger del giorno
un’anima solitaria,
mentre nella valle ancora assolata
si rimira la natura
nel suo giocoso cammino.
Si alzano in volo colorati pennuti
pigolando contenti per ciò che ravvisano
in sprazzi di vita,
solo tu, come anima indolente
lasci che il mio umor pianga
il lento scorrere del tempo avaro.
Ah quanti amari pensieri
ripercorrono la mia mente,
sopravvivono ai sinceri
miei passi, che inutilmente
in me, invano cercano riparo
in fulgide cose, sfuggite al vespro.
Che sia dunque questo, il mio capestro?
Quel laccio che mi lega ancora alla mia terra
in quel tenue ridacchiar di voci
che come croci
mi serrano al sobborgo mai dimenticato,
dove amici fanciulli ancor sopravvivono al fato.
Cadon uno su uno
nella notte gli inganni
in ricordo di passata gioventù irta d’affanni
e or che volgo il dolente sguardo
al cielo terso,
nel sol morente, rammento ciò che più ho perso.
Anima sola
che ancora s’invola,
dimmi che ne sarà del mio passato
or che al finir dell’esistenza mia
tutto ha scordato
nel cingersi di veste pia.
Tu che adombri la vista
e del ciel brillante
ne fai tua conquista,
dimmi è forse giunta la mia ora?
Io che d’occhi diversi,
scrutai il creato in cui mi persi…
Muterò allor lo sguardo alle spalle del giorno
e in campi di luce, mi circonderò raggiante
di tutto quel che amai contemplare.
Anima solitaria, tu sola sai amare
quest’essenza che dona pace,
spererò della passione, il tuo ritorno.
Saverio Chiti, luglio2012 ©
…dopo aver letto “ Il passero solitario” di Leopardi.
Solo “ispirazione” …niente più!
Lasciò aperto…
Era lì sul margine
del fosso,
che un cervo reale
decise di non scappare più…
“ a che serve fuggire dal tuo gioco,
dalla tua caccia…
a poco, a poco
ogni mio attimo sognante
dona immensità all’andirivieni
della mia appagata vita,
cosicché potrò
rimuovere da questo incantato scrigno,
la tua immagine d’ogni istante
bruciato, su questo fuoco… “
e infin lasciò aperto il suo cuore,
alla pallottola che l’uccise…
Saverio Chiti, giugno 2012©
Non tutte le favole hanno un lieto fine,
eppure, questa…
Nel nero buio in me
Doso ansimi e sogni
per continuare a tesser realtà
e li peso sulla bilancia
che sovrasta la mia testa,
però non c’è aria di festa
in questa stanza
che al buio, or non vive
Vago nella notte alla ricerca
del perduto
e cerco in quell’attimo ormai sparuto
una poesia…
Intanto intingo l’inchiostro
nella cavità delle tenebre
sperando che del nero che mi sporca,
non rimanga traccia.
Nell’ombra, una lucertola
troneggia su di me.
No! Di questa vita
non son più Re,
son solo un insieme di speranza e fede
che può tuttavia vivere
di ciò che un innocente verso
allo specchio, diversamente vede.
Saverio Chiti, 2012©
Ti cerco
Ti cerco in ogni dove
e ovunque
mi porti la mia strada…
nelle limpide albe al mattino
o nel fresco andar di rugiada
che bagna il pigro mio cammino.
Vorrei scorgerti nel ciel sereno d’ogni giorno,
tu che allieti il mio bisogno d’incerto viandante
e nel mio svelto passo ai margini del lato
bramerei incontrarti …
ma forse, già ti ho trovato
laddove l’orizzonte smuore, nell’infinito scintillante.
Vorrei ma non oso osservarti,
ho timore di confessarti
cose che mai pensai…
e ora che qui davanti a me ti scorgo
nell’immagine allo specchio,
mi accorgo che son solo un vecchio uomo
cui la vita della vita ha fatto dono.
Saverio Chiti, febbraio 2012©
Saverio Chiti