L'ombrello azzurro dal manico d'oro

  L'ombrello dal manico d'oro.

( Favola tratta dal libro: Favole dal regno della Fantasia. )

- Nonna! Mi racconti una storia prima di dormire! - chiese Martina,

come ogni sera. - Certo piccola...ma tu, intanto, infilati sotto le coperte! -

Martina obbedì e la nonna prese il libro di favole ed iniziò a leggere.

La leggenda narrava la storia di un uomo che possedeva un

ombrello azzurro dal manico d'oro. Non era un ombrello come tutti

gli altri: chi l'avesse trovato avrebbe avuto la fortuna di incontrare

uno gnomo che avrebbe esaudito uno, ed uno solamente, dei

suoi desideri. Martina ascoltò con attenzione la nonna e poco

prima che finisse il racconto, chiuse gli occhi e si addormentò.

La mattina dopo Martina si svegliò ed andò a fare colazione.

Com'era sua abitudine, dopo aver mangiato uscì di casa per

giocare un po' ma, con suo immenso stupore, vide appoggiato

contro un albero l'ombrello descritto dal racconto della nonna.

Pian piano gli si avvicinò incredula, lo osservò e poi provò ad

afferrarlo, ma l'ombrello saltellò via. Martina non riusciva a

crederci e lo inseguì fino a quando si fermò ai piedi di un

grande albero e, con un balzello aggraziato, raggiunse un

ramo sul quale era seduto uno gnomo. Sembrava molto

divertito nell'osservare gli sforzi della bimba. - Ciao Martina!

Oggi è il tuo giorno fortunato! - Esclamò con un sorriso lo

gnomo - Esprimi un desiderio ed io lo esaudirò! - La bambina

era senza parole e per la meraviglia e lo stupore, non riusciva

a credere che una fortuna del genere capitasse proprio a lei.

Ma era anche molto indecisa su cosa chiedere, perché

una bambina orfana come lei, che viveva con la nonna in

una misera casetta diroccata di campagna, di desideri ne

avrebbe avuti a volontà: com'era possibile sceglierne uno

solo? Alla fine le venne in mente la cosa che per lei era

più importante di tutte, e domandò allo gnomo: - Vorrei

che la nonna non fosse costretta a lavorare e stancarsi

tanto per causa mia. - E sia! Il tuo desiderio sarà esaudito.

- e scomparse in men che non si dica senza lasciare traccia.

Martina tornò a casa, non era del tutto certa che quell'incontro

fosse accaduto davvero, quindi non raccontò nulla a nessuno.

Il mattino seguente, quando si alzò, trovò sopra il tavolo

tanti sacchi pieni di soldi. Fu una gioia immensa: la nonna

non avrebbe più dovuto lavorare ed avrebbe anche potuto

comprare le medicine per la sua povera schiena, sempre

dolorante. Però a Martina era rimasta una leggera

malinconia, perché lei rimaneva ugualmente tutta sola in

quella casa lontana dal paese: avrebbe desiderato molto

avere qualcuno con cui giocare! Ma scoprì presto che lo

gnomo, commosso dal buon cuore di Martina, che aveva

pensato alla nonna prima che a se stessa, aveva lasciato

dentro una cesta, in un angolo della cucina, un simpatico

cagnolino ed un tenero micio, che ben presto diventarono

i suoi compagni di gioco. Da allora Martina, non si sentì

più sola.