Il ladro di merendine

 

 

                                                Il ladro di merendine.

 

( Favola tratta dal libro: Favole dal regno della Fantasia. )

 

Dopo una lunga mattina di scuola, era finalmente arrivata l'ora

della ricreazione ma i bimbi della terza elementare non riuscivano

a trovare le loro merende. Gli alunni cercavano dappertutto ma le

merende non saltavano fuori ed i bambini dovettero stare a

stomaco vuoto fino ad ore di pranzo. Il giorno seguente accadde

di nuovo ai bimbi della seconda, poi a quelli di quinta e così via...

giorno dopo giorno, sparivano le merende. La scuola era tutta in

agitazione per questo inspiegabile mistero così, per scoprire

il ladro, le maestre decisero di rimanere in classe per controllare

gli zaini dei bimbi. Il giorno dopo si appostarono nascondendosi

ognuna sotto la propria cattedra, zitte zitte, per cercare di risolvere

il mistero della sparizione delle merende. Ad un tratto la porta della

classe prima si aprì lentamente e fecero capolino due occhioni furbi

che sbirciarono prudentemente dentro l'aula. Non vedendo nessuno,

il ladro scivolò dentro di soppiatto, non rendendosi conto d'essere

osservato. La maestra non credeva ai suoi occhi: il ladro di merende

era un piccolo scimpanzé, tutto rosa! Lentamente, l'insegnante uscì dal

suo nascondiglio sotto la cattedra e, senza far alcun rumore, andò a

chiudere la porta. Sentendo un lieve rumore lo scimpanzé si voltò

di scatto rimanendo impietrito alla vista della maestra: era stato

scoperto! Si guardò intorno ma non trovò alcuna via di fuga.

- Vieni qui da me piccolino! Non aver paura! Non ti voglio fare del

male! - lo incitò la maestra, accovacciandosi a terra. Continuò a

ripeterlo con voce calma e dolce, finché lo scimpanzé si convinse

ad avvicinarsi e a lasciarsi coccolare. La maestra lo prese in

braccio ed uscì in giardino. Naturalmente tutti i bimbi le si

radunarono attorno, curiosi di scoprire chi fosse il ladro di

merende. Rimasero stupiti nel vedere lo scimpanzé, tutto

agitato ed impaurito dai loro schiamazzi... Ma dopo pochi

minuti era già lì che scorrazzava giocando insieme ai bimbi.

- Che ne dite se lo teniamo come nostra mascotte? -

propose la maestra. Dal giardino si alzò un gran coro festoso

e tutti accolsero con gioia l'idea. Chiamarono lo scimpanzé

'' Pinky '', perché scoprirono che era una femmina, e la tennero

con loro per molti anni. Lei non ebbe più bisogno di rubare

merendine, perché erano i bimbi a portarle da mangiare a turno,

ad accudirla, lavarla e spazzolarla. Ogni bimbo non vedeva l'ora

di andare a scuola per stare insieme a Pinky e lei saltava di gioia

appena li vedeva arrivare. Nessuno sapeva da dove venisse ma

non era importante: Pinky era entrata nei loro cuori e tutti i bimbi

impararono così a voler bene e rispettare gli animali.