Interviste
Patrizia Andrich intervistata da Alessandro D'Angelo
BREVE CURRICULUM VITAE
Patrizia Andrich è nata il 17 Luglio del 1968 e vive a San Gregorio, nelle Alpi in provincia di Belluno. Il suo Hobby preferito è Scrivere, per lei rappresenta una valvola di sfogo, un modo per dare voce ai suoi pensieri, alle sue riflessioni, alle sue emozioni. Utilizza un linguaggio semplice ma che sa incidere nel profondo il suo pensiero. LINK del Suo Sito:
Gentile Patrizia, proprio perché conosco il tuo trascorso di scrittrice, ti vorrei porre alcune domande...
1 A CHE ETÀ HAI INIZIATO A SCRIVERE?
PATRIZIA: <<Ho sempre amato la scrittura sin dai tempi delle scuole superiori quando iniziavo a comporre le prime poesie. Poi c'è stato un momento di blocco .ed ho ripreso nel 2008 con grande entusiasmo e passione>>.
2 TI PIACE PIÙ SCRIVERE POESIA O FIABE?
PATRIZIA: <<Non so dire se mi piace di più una o l'altra. Amo sia la poesia che le favole. La poesia mi permette di toccare il mio io profondo, mentre la favola mi da la possibilità di viaggiare con la mia fantasia>>.
3 LA TUA REALTÀ LETTERARIA È SOLO DI POESIA? SE SÌ, PERCHÉ?
PATRIZIA: <<La mia realtà letteraria non è solo di poesia ma di tutto ciò che in quel momento sento di scrivere sia una favola, sia che si tratti di una poesia>>.
4 QUANTO IMPIEGHI PER SCRIVERE UNA POESIA?
PATRIZIA: <<Di solito scrivo le mie poesie di getto ed impiego poco tempo nel comporle. Ritengo che le poesie scritte di getto sono le migliori. Altre volte devo riflettere un po'; forse dipende molto anche dal mio stato d'animo che mi trovo a vivere in quel momento>>.
5 TI TROVI MEGLIO A "OPERARE" SCRIVENDO SUL PC O SU CARTA?
PATRIZIA: <<Uso entrambi i mezzi, ma molto spesso scrivo su carta specie se scrivo una poesia che in quel momento ho in mente. La carta mi permette di scrivere con .più velocità. Il pc comunque è un ottimo mezzo che mi permette di condividere con gli altri il mio operato........>>
6 PENSI CHE I PREMI LETTERARI SIANO IMPORTANTI E NECESSARI PER UN AUTORE?
PATRIZIA: <<sono convinta che i premi sono molto importanti per un autore. Valorizza il lavoro e l'impegno che esso ha compiuto. Ti stimolano ad andare avanti ed a far sempre meglio. Io li vedo come dei punti di partenza e non di arrivo>>.
7 LA POESIA RISPETTO ALLA NARRATIVA, È SENTITA DA TUTTI? SE NO, PERCHÉ?
PATRIZIA: << Non credo che la poesia sia sentita da tutti perché la poesia è soggettiva. Può piacere come non piacere ed a volte è anche di difficile comprensione perché chi si esprime in versi parla spesso di se stesso e del suo stato d'animo>>.
8 SECONDO TE CHI SCRIVE LO FA SOLO PER SE STESSO?
PATRIZIA: <<C'è chi lo fa anche per se stesso come forma di terapia ma molti lo fanno anche per gli altri perché amano condividere con gli altri le proprie emozioni>>.
9 UNA DOMANDA SUL MONDO DELL'EDITORIA: COME LA CONSIDERI?
PATRIZIA: << Lo vedo un mondo molto complesso. Bisogna star molto attenti ed a mio avviso è sempre meglio chiedere consiglio ad una persona di fiducia prima di prendere qualsiasi decisione>>.
10 HAI UN SOGNO CHE VORRESTI VEDERE REALIZZATO?
PATRIZIA: <<Il mio sogno di pubblicare libri l'ho realizzato, ma c'è ancora un sogno nel cassetto che vorrei un giorno realizzare. Il mio sogno è quello di vedere un mio racconto ad episodi pubblicato a Fumetti. Purtroppo tale progetto ha un costo molto elevato e credo che questo sogno rimanga chiuso nel mio cassetto>>.
Patrizia Andrich intervistata da Anna Elisa Dal Cin per il giornale di San Gregorio 'L Filò
1) Raccontami il tuo percorso verso la scrittura dei testi pieni di sentimenti che provengono dal tuo io più profondo dai ricordi e dall' immaginazione:
Ho sempre amato scrivere e già quando andavo alle scuole medie sognavo di pubblicare un libro. In quegli anni ancora non scrivevo. Ho iniziato, invece, a mettere giù qualche poesia alle superiori. Naturalmente, rispetto a quelle che scrivo ora, erano piuttosto infantili però mi piaceva l'idea di scrivere e quando mi arrivava l'ispirazione mettevo giù quello, che in quel momento, la mente o il cuore mi suggerivano. È la stessa cosa che sto facendo ora, sia con le favole che con le poesie. Scrivo quello che mi arriva al momento. È come se la favola o la poesia che scrivo cercasse me e la mia mano e la mia penna fossero comandate dalle parole stesse che la compongono. Non è facile spiegare! Tutto, comunque, nasce da dentro. Immagino sia un dono ed io cerco di coltivarlo più che posso e mi auguro, che non abbia mai fine. Sento che sto bene solo quando scrivo perché riesco a trasmettere, con la scrittura, ciò che sento dentro.
2 ) Ti è piaciuto di più scrivere le fiabe o le poesie?
Entrambe le cose. Sono due mondi diversi. Mentre scrivo favole sprigiono la mia fantasia e la lascio volare, o meglio, è la fantasia che mi trasporta in luoghi immaginari. Per quanto riguarda la poesia, questa, arriva dal profondo e qui racconto me stessa in versi. Sarebbe riduttivo dire: mi piace scrivere di scrivere favole o poesie specie quando tutto nasce spontaneo. È per quello che io dico che mi piacciono entrambi.
3 ) Da piccola chi ti raccontava le fiabe o preferivi leggere quali emozioni ti davano?
Non ho molti ricordi da bambina. Non ricordo se mi raccontavano fiabe. Ho letto da grandicella le classiche storie ( Cenerentola, Biancaneve e i sette nani, Pinocchio ecc ) ed è normale che in qualche modo mi sia trovata a sognare. È questa l'emozione forte perché riesci ad immedesimarti nelle storie che leggi.
4 ) Qual'è la tua fiaba che preferisci e perché?
La mia favola preferita, fra tutte quelle che ho scritto, è Paura di volare. Non è la prima favola che ho scritto ma la preferisco fra tutte perché è un po' autobiografica. Ogni volta che la rileggo, anche se non lo do a vedere, mi emoziona perché in quelle righe rivedo me stessa.
5 ) Cos'è la poesia per te e quale delle tue rispecchia di più te stessa?
La poesia è lo specchio dell'anima. Dico questo perché la poesia racchiude nei suoi versi le emozioni e le sensazioni che io provo e che cerco di trasmettere. Nelle mie poesie c'è sempre un po' di me e quella che forse mi rispecchia di più, perché la sento più mia, è: Silenzio... parla solo il silenzio! Che è stata pubblicata nella mia raccolta: I silenzi della mia vita. Spesso mi sono trovata a fissare davanti al vetro di una finestra il mondo fuori e rimanere in silenzio. Ma quel silenzio non era tale e sentivo una voce dentro che mi parlava e io l'ascoltavo. Non è facile spiegare in parole queste sensazioni. Le devi vivere. È da quel silenzio che però ti parla dentro che nascono le mie poesie e le mie favole.